Friday 16 November 2012

Ancora sull'austerity e sui calcoli fatti male

La settimana scorsa avevo fatto notare come l'IMF avesse sbagliato i calcoli sul moltiplicatore keynesiano. Oggi anche Krugman riprende questo fatto e aggiunge un interessante grafico sugli errori fatti pure dall'OECD



Nel grafico si confronta la crescita economica prevista dall'OECD tra 2009 e 2011 e i risultati effettivi. Nel caso della Germania - che non ha applicato l'austerity - la crescita economica è stata sottostimata. Negli altri casi, e soprattutto in tutti i PIIGS, è stata grossolanamente sottostimata (in Grecia e Portogallo, i 2 paesi più in difficoltà e con il più forte aggiustamento fiscale, gli errori sono macroscopici).
A questo punto occorre farsi 2 domande:
- come mai tutti i centri economici "mainstream" hanno fatto gli stessi errori? Si tratta di inadeguatezza tecnica e culturale, cioè sono semplicemente scarsi - e se ne dovrebbe dedurre che forse dovremmo smettere di ascoltarli o quantomeno di prenderli come oracoli? Oppure esiste un più largo disegno politico-economico per far passare l'austerity a prescindere dalla sua effettiva utilità?
- come mai davanti a questi dati concreti ancora non si rigetta in toto l'austerity? In Italia e Spagna si continua a tagliare, in Grecia la UE ha dato 2 anni in più per ripagare i debiti ma nessun soldo (ricordiamo che i tanto famigerati aiuti europei sono stati dati per pagare i debiti, non per rilanciare l'economia). Qualcuno potrebbe spiegare perché?

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